Posts written by edipo

view post Posted: 27/4/2016, 11:11     Devo fare il sapone alle mandorle - Verde & autoproduzione




ho truccato un po' le cose aroma di mandorla , aggiunto a 'nastro' perché l'olio di mandorla non sa di nulla lo sapete no?
view post Posted: 27/4/2016, 02:02     Devo fare il sapone alle mandorle - Verde & autoproduzione
Ma non c''ho voglia ekko :bianca:
che poi è un sapone fatto con olio di oliva , olio di mandorle e un pizzico di aroma di mandorla
per dargli sapore (ahò mi sa se magna il sapone no? ) vabbè per dargli l'odore , che l'olio di mandorle
non profuma mica sapete?
view post Posted: 21/4/2016, 17:49     lupacchioli : nuova prova :) - Ai fornelli
li metto a disposizione che non vivo solo m.me adelaide
di solito le mie creazioni piacciono a mia madre un po' meno a mio fratello coetaneo
e l'altro fratello li ignora completamente , non ci sopportiamo l'un l'altro ahahahh
view post Posted: 21/4/2016, 14:56     lupacchioli : nuova prova :) - Ai fornelli
E' venuto buono m.me , ma un po' basso è quello nella foto è la mia realizzazione


gli ingredienti :
250 farina manitoba

250 farina mais fioretto

200 gr zucchero semolato

5 uova

200g r burro

100 cc latte

75 cc liquore strega

100 gr gocce di cioccolato

1 bustina vanillina

1 scorza di arancio bio

1 bustina e mezzo lievito x dolci

1 pizzico di sale

un bello zaba con le uova...


l'impasto principale con la Bosch mum


nel pirottino :livellate un po' e poi in forno a 180° circa
view post Posted: 21/4/2016, 01:13     lupacchioli : nuova prova :) - Ai fornelli
madame : lo strega è un liquore molto noto che si usa più che altro per insaporire i dolci
non credo ci sai alcuno che se lo beva ahahah

la ricetta del 'lupacchioli' è in realtà segreta perché è frutto di una invenzione della pasticceria Lupacchioli di Campobasso , in rete si trovano varie ricette e sono dei tentativi di svelare il segreto :ph34r: , fidati che la quantità di gocce di cioccolato è quella giusta ^_^
ma sei una golosona allora Adelaide ? Pensa che io avevo un negozio di vini & cioccolato e ho notato che gli uomini sono degli sbevazzoni e le donne amanti del cioccolato :lol:
view post Posted: 17/4/2016, 11:20     lupacchioli : nuova prova :) - Ai fornelli
:chef:
dolce tipico di campobasso : fatto con farina di mais , farina bianca , strega, burro, zucchero, gocce di cioccolato :sbav:
view post Posted: 8/4/2016, 01:12     I ritrattini - Off Topics
poi arrivano m.me , scrivo solo quando ho la ispirazione ...
ma potete farli anche voi mica è un thread privato :o:
view post Posted: 27/3/2016, 19:01     Gli esercizi di Kegel - il giardino dei supplizi
Esercizi di Kegel, cosa sono e come si fanno


lei :già mi immagino l'adolescente svogliato e la sua fidanzata :
"gli hai fatti gli esercizi? guarda che se non gli fai lo dico ai genitori e le prendi!"
lui: "ma ho avuto daffare c'avevo la partitina a pallone e la play , uffa! bei tempi quando si era ignoranti sessualmente :("

CITAZIONE
Cari maschietti, pensavate di averla scampata! La palestra dell'amore gioverebbe anche a voi! Le contrazioni di Kegel, infatti, come molti sanno, rafforzando in muscolo pubococcigeo, aiutano l'uomo a trattenere e ritardare l'eiaculazione. Dunque, quanti di voi soffrissero di eiaculazione precoce o desiderassero offrire alla propria partner delle lunghe, lunghissime notti di fuoco dovrebbero iniziare subito ad allenarsi! Non è un bluff, contraendo e rilassando ripetutamente il muscolo in questione, che è lo stesso che usate per muovere il vostro pene quando è eretto, riuscirete a renderlo più forte ed ad aumentare il controllo sul vostro orgasmo...vedrete che non rimarrete delusi, e che anche la vostra donna noterà il cambiamento.
view post Posted: 13/3/2016, 14:36     Cibo e cinema - Ai fornelli
banana split è una ricetta che è presente in molti film amereggani , ma non ho trovato un trailer specifico
nella sua formulazione 'base' è molto semplice M_Resort_Baby_Cakes_Banana_Split_Glass_1-600x400

tagliare una banana in due nel senso della lunghezza e spruzzarla col limone . metterla su un piatto , aggiungervi una pallina di gelato alla crema e cospargere con della crema di cioccolato fuso (cioccolato sciolto a bagnomaria e aggiunto alla panna fresca). Spolverare il tutto con mandorle tritate, guarnire a piacer con ciliege e servire subito
view post Posted: 12/3/2016, 00:02     l'anguilla nel sedere - il giardino dei supplizi
Dunque, c’è questo tipo che decide di farsi salire su per il deretano un bell’anguillone di diversi centimetri. Eh no, non è gergo da spogliatoio con allusione all’erotico. Trattasi della pura verità, senza metafore o mezzi termini. Insomma, un bel capitone di quelli che si friggono per Capodanno, solo che la povera bestia, stavolta, ha fatto una fine ben peggiore.
Naturalmente, che ve lo dico a fà, la notizia è vera (come tutte le news di questo blog, e il prossimo che mi chiede se è vero quello che scrivo finisce con la fiancata rigata) e non fatevi ingannare dal nome della location – Londrina – perchè la città brasiliana esiste e certi idioti in giro, ahinoi, pure.

Quello che sappiamo è che l’uomo (età sconosciuta) si stava dedicando a una pratica erotica che – come ogni attività di questo tipo che si rispetti – si è conclusa al pronto soccorso. Non immagino sinceramente come l’uomo in questione si sia potuto mettere in macchina e si sia potuto relazionare con altri uomini con questa coda che gli vibrava di dietro. Quello che so – il video lo testimonia – è che non si vedeva tanta allegria intorno a un paziente da operare dai tempi in cui si giocava all’allegro chirurgo. Insomma, i qualificatissimi medici, dall’altro del loro giuramento di Ippocrate, si lasciano andare a risate in falsetto, gridolini scandalizzati, applausi e fischi che neanche un concorrente di Amici a un concerto di Rihanna (questa è per pochi). Poi filmano tutto come delle teen ager e lo postano in rete.
view post Posted: 11/3/2016, 12:42     I Vostri e-book non sono VOSTRI!!! - PC & software
di Paolo Attivissimo

Promemoria: i vostri libri digitali non sono vostri

Credit: Wikipedia.
Gli e-book sono molto comodi: pratici da portare in giro, facili da consultare per cercare un brano o un riferimento. Ma è importante ricordare che un e-book non è un libro: quando lo comprate, in realtà un e-book non è vostro.

Nella maggior parte dei casi, infatti, quella che si compra è soltanto una licenza di lettura, che è revocabile in qualunque momento e non è quasi mai trasferibile. Regalare un libro a un’amica o lasciarlo ai propri figli è un gesto semplice e naturale: farlo con un e-book commerciale è spesso addirittura vietato dalla legge.

Un forte promemoria di questo stato di cose spesso dimenticato arriva da una marca specifica di lettore di e-book, la Nook, di proprietà della grande catena libraria statunitense Barnes and Noble. Nook ha annunciato che a partire dal prossimo 15 marzo i suoi e-book non saranno più in vendita nel Regno Unito e le sue attività verranno cedute a una catena di supermercati britannica (Sainsbury’s).

Lo store britannico di Nook non esisterà più, né sul sito, né sul dispositivo omonimo né come app per Android. Game over. E come se non bastasse, l’annuncio di Nook dice che con la cessione delle attività i clienti potranno continuare ad accedere “alla maggior parte” dei titoli digitali acquistati. In altre parole, alcuni dei libri che hanno comprato non saranno più a loro disposizione, ma stranamente non si parla di rimborsare gli acquisti fatti.
http://attivissimo.blogspot.it/2016/03/pro...+Disinformatico)
view post Posted: 10/3/2016, 18:19     BitCoin e banche si incontrano - ce l'hai mica un euro?


Con il loro lavoro sostengono la rete della criptomoneta, risolvendo calcoli complessi che rendono autenticate le transazioni. Ecco chi sono Carola Frediani Pubblicato marzo 12, 2014 * (foto: Getty Images)
Marco (nome di fantasia) ha 16 anni. Due anni fa, quando ne aveva solo 14, ha iniziato a interessarsi ai bitcoin. Non senza qualche problema visto che, non avendo un conto in banca, aveva dovuto convincere il padre esterrefatto a fare un bonifico su un istituto estero di un misterioso cambiavalute (come l’ormai caduto in disgrazia Mt. Gox) per acquistare la sua prima moneta digitale. Così Marco, quando non era a scuola o a studiare, ha iniziato a scambiare bitcoin e altre criptomonete, a seguire i movimenti di mercato, e perfino a specularci, mettendo da parte, col tempo e l’irresistibile ascesa del loro valore, un bel gruzzolo. “A furia di usarli però mi sono reso conto che era una valuta con molti vantaggi, e ho deciso di studiarla per bene. Da allora non è più una questione di possibili guadagni che puoi fare convertendo i bitcoin in euro, ma mi sono proprio innamorato delle criptovalute”, racconta a Wired in una conversazione via Skype. Lui ora si occupa di trading e di mining. Nel primo caso sfrutta le monete alternative, come Litecoin e Namecoin e, in base alle notizie che escono sui siti specializzati, compra o vende. “Le altre monete vivono solo nella speculazione”, spiega. Oltre a questo, Marco mina bitcoin. Il termine indica quel processo per cui le persone che, tramite i loro computer, sostengono il network della criptomoneta sono ricompensate del lavoro svolto. Il lavoro ha a che fare con la risoluzione di calcoli complessi che permettono di autenticare le transazioni all’interno di una rete decentrata. Questa attività – che serve a raggiungere un consenso distribuito sulla validità delle transazioni effettuate, come se si trattasse di un gruppo sparpagliato di notai che certificano la regolarità delle procedure – viene svolta col mining, cioè con computer potenti che macinano i calcoli necessari e generano quindi i blocchi a cui si legano le transazioni, in un unico registro chiamato blockchain. Poiché tale attività ha un costo – anche solo energetico – i miners (termine con sui si indica sia la macchina adibita allo scopo sia il suo proprietario) che risolvono la chiave crittografica di una determinata transazione ricevono dei bitcoin, 25 per ognuna. Una volta si minava anche col computer di casa. Siccome però la potenza necessaria per farlo aumenta con la crescita del network, oggi non vanno più bene neanche le schede grafiche GPU, ma servono macchine specializzate, con chip ASIC. É nata proprio un’industria che produce dispositivi dedicati. Inoltre conviene unirsi in gruppi di minatori, le cosiddette mining pool, per mettere insieme la potenza di calcolo e dividersi le ricompense. “All’inizio minare era rischioso perché le macchine che ordinavi potevano arrivarti anche dopo mesi, quando già non andavano più bene, perché in poco tempo sono superate. Ora invece ci sono aziende che te le fanno avere subito, il che ti permette di ammortare i costi e di fare anche qualche profitto”, continua Marco. Che però ha dovuto fare un accordo con i suoi genitori sull’energia consumata: alla fine gli hanno concesso 3 kwh da sfruttare in casa. “E hanno anche cambiato idea sui bitcoin”, aggiunge. A lanciarsi nel mondo del mining è stato anche Michele Ficara Manganelli, presidente di Assodigitale, associazione la cui missione è monitorare l’evoluzione e l’utilità delle nuove tecnologie. “Dovevamo testarla nella pratica”, commenta a Wired. Così hanno acquistato una macchina (miner) dalla Cina, arrivata in soli cinque giorni, un Antminer S1. Gli è costata 1.45 bitcoin, equivalente a 670 euro. “L’abbiamo installato in circa un’ora, poi volevamo verificare se le “miniere” effettivamente pagano, e abbiamo constatato che ogni giorno produce i suoi bitcoin, equivalenti a 15-20 euro, al netto delle spese dell’elettricità. Tra tre mesi e mezzo probabilmente sarà obsoleta, nel senso che non converrà più usarla”. Minare con pochi investimenti è possibile farlo solo per le monete alternative, come appunto Litecoin o Dogecoin, perché si può usare ancora una scheda grafica GPU acquistabile in un negozio d’informatica per duecento euro. Ci sono molti ragazzini (e non solo) che vi si dedicano e poi fanno trading tra le varie criptovalute, cambiando quanto ottenuto in bitcoin. In circolazione ci sono circa 200 valute alternative, perché chiunque può prendere il codice open source di bitcoin, modificarlo e crearne una; ma alcune nascono e muoiono nel giro di poche settimane. E il rischio che degli sprovveduti – attirati dall’idea di replicare la parabola di successo di bitcoin – si facciano male è alto. “Quest’estate creavo bitcoin con dispositivi Asic, ma quando si è avvicinato il momento critico in cui sarebbe calato il profitto li ho venduti”, mi racconta un altro minatore noto della comunità italiana, di circa 30 anni, che nella vita lavora nel marketing di una grossa azienda. Tuttavia preferisce restare anonimo. Il vuoto legislativo sulle criptomonete, la voci su chi si sarebbe arricchito e l’improvvisa attenzione mediatica sul fenomeno rendono guardinghi molti bitcoiner. Ora lui ha messo in piedi una farm, un gruppo di dispositivi per minare radunati in due diversi posti (di cui uno è alimentato con fonti rinnovabili). Partecipano una trentina di persone, da studenti a pensionati, che hanno messo in comune le loro GPU con cui generano monete alternative come Litecoin, per poi convertire in bitcoin. “Non passiamo mai alla conversione in euro per scelta. La nostra scommessa è di creare monete matematiche e di conservarle per poi spenderle nella loro forma. Pensiamo che bitcoin sarà presto utilizzabile quasi ovunque”, conclude l’uomo. Ma l’economia che ruota attorno alla criptomoneta va ben oltre il mining. Che, come spiega a Wired Stefano Pepe, 34 anni, startupper col pallino dei bitcoin, è stato il punto di partenza per tutti gli appassionati del settore. Tutti hanno minato o iniziato con quello. Poi le attività hanno cominciato a diversificarsi. Lui ad esempio si è inventato una formula – BitQuota – di compartecipazione a una “miniera”. In pratica compra un miner di grosse dimensioni, da circa 4mila euro, e lo suddivide in piccole quote che chiunque può comprare. È come se ognuno acquistasse un pezzetto della macchina che mina. In base alle quote date, si riceve una percentuale di quanto viene estratto. “Lo abbiamo fatto lo scorso ottobre e chi ha partecipato oggi ha già ammortato il 70 per cento del valore in bitcoin che aveva investito”, racconta Pepe. “Se converti in euro hanno guadagnato invece 6-7 volte tanto”. Ogni venerdì lui manda i bitcoin minati ai vari shareholder: di alcuni non conosce neanche il nome, solo l’indirizzo del portafoglio. È un’economia che si basa completamente sul passaparola e la fiducia. E in cui non mancano le fregature. “Ci sono stati casi di società che avevano raccolto soldi per realizzare dispositivi per minare e che poi sono sparite nel nulla: io stesso ho perso alcuni bitcoin in una di queste”, racconta Pepe. “Come accade nel mercato reale, e a maggior ragione nei bitcoin, non bisogna mai investire più di quello che si è disposti a perdere”. Non c’è solo il mining ovviamente. Anche i servizi per cambiare bitcoin stanno proliferando. Da utenti italiani sono nati exchange come The Rock Trading (che ha sede a Malta), dove si commerciano bitcoins, Litecoins, Namecoins, XRP (Ripples). Ma anche piattaforme per acquistare facilmente i bitcoin con una semplice ricarica PostePay o SuperFlash fatta al tabacchino, come BitBoat, fondata dal ventiduenne Thomas Bertani. “A breve lancerò un sito con funzionalità simile, si chiamerà Bancobitcoin.org”, mi racconta Francesco (nome di fantasia), altro membro noto della comunità italiana. Anche lui molto giovane, diciamo meno di venticinque anni. Fino ad oggi faceva da broker della criptomoneta tramite il passaparola e il forum, ma ora ha deciso di strutturare di più la sua offerta in un servizio online. “Non mi piace vedere chi lucra sopra i bitcoin. Il mio sito avrà tariffe molto basse. Lo faccio perché mi piacciono le criptomonete. Penso che siano un’idea vincente, che renderà inutili altri sistemi di pagamento”.
view post Posted: 5/3/2016, 20:24     BitCoin e banche si incontrano - ce l'hai mica un euro?
La notizia è una bomba , che i mass media mettono sotto silenzio

http://www.linkiesta.it/it/article/2016/02...a-nemici/29340/



E' un po' come se si dicesse che Obama ha incontrato Isis :lol:
view post Posted: 3/3/2016, 11:38     Cibo e cinema - Ai fornelli
il cinema è una fonte infinita di spunti e di ricette ... mi piace per cominciar questa del Padrino
ma non l'ho mai onestamente replicata , mi sa che è davvero buona :sbav:

"... si comincia con un poco d'olio, ci friggi uno spicchio d'aglio...poi ci aggiungi tomato e anche un poco di conserva.
Friggi e attento che non se attacca...quando tutto bolle ci cali dentro salsicce e pulpetta, poi ci metti uno schizzo di vino e nù pucurille 'e zucchero..e mangi da Dio "


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