che cos'è la psicoanalisi

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Eddd
view post Posted on 18/5/2013, 12:26 by: Eddd     +1   -1




CITAZIONE (edipo @ 17/5/2013, 12:05) 
dove l'ahi letto questo scusa? LA psicoanalisi ha anche un aspetto terapeutico , si parla allora di psicoterapia ad indirizzo psicoanalitico o di trattamento psicologico del profondo
alle altre domande ti ho risposto sopra..ma fai conto che non sono uno psicoanalista
anche se ho avuto una esperienza di trattamento psicoanalitico durata due anni

Però gli psicoanalisti non chiariscono se nei casi in cui la psicoanalisi non viene usata a scopi terapeutici, a cosa serve. Loro entusiasti (gli psicoanalisti) sostengono che in pratica si avrà sempre qualche vantaggio nel sottoporsi ad un'analisi, ma se c'è sempre vantaggio, allora la psicoanalisi (qua mi riferisco ai colloqui concreti e non alle teorie strambe che mettono in mezzo) è sempre psicoterapia, nel senso che dovrebbe migliorare l'esistenza del soggetto che si sottopone a questa (e cade la distinzione che vogliono tracciare gli psicoanalisti stessi, tra psicoanalisi che non è psicoterapia e psicoanalisi terapeutica), se non è così, e cioé la psicoanalisi (quella effettiva fatta di colloqui) non è psicoterapia, allora bisogna concludere che avere dei colloqui con uno psicoanalista può anche peggiorarla l'esistenza di una persona.

E' come un'arma, dalla in mano a un certo tipo di individuo e questo può usarla nei più svariati modi, e perciò deve cadere l'idea generale che possedere un'arma migliora l'esistenza di una persona, così come dovrà cadere l'idea che i colloqui psicoanalitici risultano sempre utili e salutari.
Se viceversa fanno sempre bene e migliorano la salute, perché poi gli psicoanalisti tracciano una linea di demarcazione tra psicoanalisi terapeutica e psicoanalisi non terapeutica?

Anche qua loro sono indecisi (gli psicoanalisti), non dicono mai come, secondo loro, dovrebbero stare le cose.

La tecnologia ad esempio non è né buona né cattiva, non possiede valori, può essere usata e sviluppata nei più svariati modi, se la psicoanalisi è tecnologia e non medicina, allora non cura, e deve cadere l'idea che contenga in sé una sorta di virtù curativa, che faccia bene o male lo può decidere solo l'utenza o il tipo di utente e i suoi valori, se invece è una tecnica curativa (insomma mi riferisco a quella dei colloqui concreti) allora è sempre psicoterapia.

Per me se analizziamo come stanno le cose in modo disincantato, abbiamo a che fare con tecniche persuasive mediali (in cui al posto delle immagini o dei suoni viene usata la retorica, ossia le parole e il colloquio), insomma la psicoanalisi non è differente da altri sistemi mediali in cui si veicolano informazioni, valori e ideologie come certi film propagandistici, un certo tipo di televisione e un certo tipo di letteratura.
C'è da chiedersi però: l'ideologia psicoanalitica a chi fa bene? Ai seguaci della setta (o se vuoi del club) probabilmente sì (gli psicoanalisti stessi), ma agli altri chissà...
Io ora mi riferisco alla psicoanalisi intesa come sequenza di colloqui concreti con uno psicoanalista, e non alle teorie che gli psicoanalisti formulano al di fuori dei colloqui, teorie che usano sempre per autoincensarsi.

Uso un'analogia per spiegarmi: una cosa è la storia dell'arte e la critica dell'arte, altra l'esperienza artistica e la fruizione effettiva da parte dell'utenza dell'opera d'arte...
L'arte e la letteratura fanno bene in sé? Sono sempre terapeutiche? Qualsiasi opera d'arte migliora sempre l'esistenza di tutti? Leggere Mein Kampf di Adolf Hitler, ad esempio, fa bene a tutti? E poi, chi oppone resistenze alle sue idee, va curato?
Altra analogia, va distinta la teologia dalla fruizione dei sacramenti e dei cerimoniali dell'utenza... Questa fruizione che effetto fa sull'utenza? Fa sempre bene a tutti?

Se ci facciamo domande del genere relativamente all'arte, la letteratura, i cerimoniali e così via, ce le possiamo porre queste domande anche relativamente ai colloqui di stampo psicoanalitico: se questi non fanno sempre bene, perché secondo gli psicoanalisti una persona dovrebbe sottoporsi praticamente sempre a questi colloqui?

Per conoscersi?

E ci crediamo a questa spiegazione risposta ultra-semplificata che non analizza alcunché? La psicoanalisi stessa diventa opaca così facendo, non analizza, non ci vuole molto per comprendere che è migliore una speculazione che mette l'analisi stessa sotto analisi (questa volta critica) usando metodologie critiche di pensiero anarchiche e non basate su un canovaccio o un setting preciso che viene guidato da una persona già aderente alla setta.

Io questi movimenti settari li ho sempre osservati con sospetto, l'enfasi che mettono sull'utilità e le virtù rigeneranti dei loro cerimoniali, l'uso dell'autorità e tutti questi sistemi qua non mi fanno pensare a qualcosa di così positivo secondo i miei valori.

Vuoi conoscere qualcosa davvero? La risposta non può essere "vai in analisi", ma "esercita il tuo pensiero critico in modo indipendente"... Meglio una risposta del genere che l'analisi.

Edited by Eddd - 18/5/2013, 21:17
 
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